Riscoprire La Bellezza Della Semplicità

Seulo e dintorni

Seulo è un delizioso borgo di montagna immerso nella Barbagia, una delle regioni più autentiche e incontaminate della Sardegna. Il territorio intorno a Seulo è parte della blue zone sarda, una delle cinque aree del mondo in cui si registra un’alta percentuale di centenari.

Con circa 800 abitanti, Seulo si estende ai piedi del monte Perdedu, che il Flumendosa separa dal maestoso complesso montuoso del Gennargentu.

Longevità

Benvenuti a Seulo, comune certificato Blue Zone dal 2016 grazie al suo eccezionale tasso di longevità nella popolazione che l’ha reso negli anni un laboratorio straordinario e unico per la ricerca scientifica.

I nostri giovani, anziani e centenari sono accomunati da un forte senso di appartenenza comunitario, dal piacere per il buon cibo e dall’amore per le bellezze naturali del territorio.

E poi, l’inconfondibile ospitalità: perché, come ci hanno insegnato i nostri avi, nemus est strângiu in Seulu (nessuno è straniero a Seulo).

Il Gennargentu

Il Massiccio del Gennargentu è un complesso montuoso situato al centro della Sardegna, il cui nome significa “porta d’argento” per le sue cime dalle tonalità argentate.

Si estende in una serie di propaggini che vanno dal Tirreno al Tirso e offre panorami mozzafiato e molteplici opportunità di escursioni immersi nella natura.

Da vedere la famosa grotta Domus de Janas, situata in un incantevole bosco di lecci e caratterizzata da stupende stalattiti, stalagmiti e colonne.

Su Stampu de su Turrunu

L’acqua che passa attraverso un inghiottitoio scavato nella roccia calcarea nel corso di milioni di anni sfocia in una cascata di 8 metri e precipita tuffandosi in un laghetto cristallino.

È questa la magia di Su Stampu de su Turrunu, considerato uno tra i monumenti naturali più suggestivi dell’isola. Durante l’escursione è possibile immergersi totalmente nella natura della foresta di Addoli e godere del silenzio e della bellezza del luogo.

Sa Stiddiosa

Gli amanti dell’escursionismo la adorano come una divinità pagana e tra le sue frasche e le dolci acque smeraldine tornano a immergersi ogni anno. Per loro si scrive Seulo, ma si legge Sa Stiddiosa.

Un monumento naturale di immensa bellezza, tra i più visitati in Sardegna, che prende il suo nome da is stiddius, le gocce d’acqua che nascono dalla sorgente di Latinassu e che si riversano con una fitta e rarefatta pioggerella sulla sponda destra del Flumendosa, per formare poi un lago di un colore verde smeraldo vivido.

Le limpide acque rendono Sa Stiddiosa un luogo perfetto per rinfrescarsi durante la stagione estiva, mentre il verde rigoglioso della parete rocciosa fa apparire il continuo gocciolio della cascata ancora più affascinante.

La discesa richiede attrezzatura da trekking e una buona scorta d’acqua.

La promessa alla fine del percorso è quella di trovare un piccolo angolo di paradiso.
L’Eden in Sardegna è a Sa Stiddiosa.

Is Caddàias

In un ambiente selvaggio, fatto di pareti rocciose e rigogliose foreste che lambiscono le sponde del fiume, si alternano piccole spiaggette che invitano a una sosta e a un bagno ristoratore.

Questo paradiso di piscine naturali si chiama Is Caddàias,
e si è formato nel tempo grazie alla somma delle Marmitte dei Giganti.

Non è un semplice luogo dove fare il bagno d’estate, ma un capolavoro disegnato dalla natura, dove le piscine scavate nella roccia, da altezze diverse, sono unite da due cascate.

La maestosità delle rocce, modellate dalla forza del fiume in migliaia di anni, insieme al fascino dell’acqua dai riflessi smeraldo, ne fanno davvero una meta da non perdere.

Monte Perdedu

Paesaggi selvaggi, altezze, passeggiate in montagna che regalano una vista mozzafiato: per chi ama tutto questo, Monte Perdedu sarà una tappa obbligatoria della propria visita nel territorio di Seulo.

Il monte, parte integrante del massiccio del Gennargentu, è posizionato a sud di punta La Marmora e raggiunge l’altitudine di 1334 metri.

La visuale, ampia e su un territorio unico e di rara bellezza, stupirà il viaggiatore che resterà piacevolmente colpito e impressionato. Ogni anno il
14 di agosto Monte Perdedu ospita Sa passillada a murigada, suggestiva escursione notturna che si conclude con la degustazione di prodotti tipici seulesi.

Nuraxi ‘e Pauli

Poco lontano dall’abitato di Seulo, in località Pauli, troneggia fiero sul dorso della sua collina

Su Nuraxi e Pauli, un nuraghe monotorre denominato anche mannu, ossia grande, per differenziarlo da Su Nuraxeddu, che si trova a breve distanza.

Un importante monumento architettonico che ricorda, a chi voglia ammirarlo, la grandezza e l’unicità dell’antica civiltà nuragica attorno alla quale sono nati miti e leggende tutti da scoprire.

Il nuraghe, databile tra il 1600 e il 1000 a.C., è stato restaurato nel 1995 per opera della Soprintendenza per
i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro.

Alberi monumentali

La Sardegna conta numerosi “giganti verdi” molti dei quali si trovano nel territorio di Seulo: maestosi e millenari custodi del territorio, testimoni di vite passate e ben radicati alla terra che da sempre li nutre.

Sono gli alberi secolari e monumentali:
i giganti verdi di Olissa, Sa Sedda ‘e Laccus, Malacreiri piegano le loro fronde a S’lixi de Dabbareddu, il leccio millenario con la chioma più ampia, venerato dai botanici europei.

Durante una passeggiata nei boschi silenziosi di Seulo, è doverosa una visita anche a questi monumenti naturali, simbolo di un patrimonio unico, la cui storia resta tutta da scoprire al viaggiatore che arriverà ai loro piedi – o meglio, radici.

Seulo è stato recentemente riconosciuto come il paese con l’aria più pulita d’Italia, dopo l’aggiornamento delle mappe sulla qualità dell’aria voluto dall’Agenzia europea dell’Ambiente.

Il Parco Aymerich

Il Parco Aymerich a Laconi è un’oasi di verde incastonata nel cuore del centro urbano.

L’area, che circonda i resti del castello Aymerich, risale al lontano 1053 e ha ospitato la residenza dei signori di Laconi fino alla metà dell’800.

Il marchese Ignazio Aymerich Ripoll ha poi ampliato il complesso, creando un vasto giardino di piante esotiche che ancora oggi si estende su una vasta superficie. La bellezza di Laconi è conosciuta anche per la grande varietà di specie vegetali presenti, in particolare per il maggior numero di orchidee che qui trovano la loro dimora. La natura rigogliosa del territorio ospita anche specie rare come la pyracanta coccinea, l’unica trovata in Sardegna, e una vasta gamma di alberi mediterranei, tra cui il leccio, l’olivastro, la roverella, la quercia da sughero, il bagolaro, il carrubo e molte altre.

Nel giardino Aymerich, poi, si possono ammirare piante straordinarie come il gigantesco cedro dell’Himalaya, il faggio pendulo, la collectia cruciata, la magnolia grandiflora, la thuia orientalis, il taxus baccata e molte altre ancora.

Grotte Domus de Janas

Create dal paziente lavoro della natura, le grotte sono costituite da tre rami di cui il più ampio, che si sviluppa per 108 metri, è accessibile e messo in sicurezza per consentire le visite che vengono effettuate dagli operatori dell’Ecomuseo di Seulo.

Al suo interno si possono ammirare stalattiti e stalagmiti e le numerose creature che vi trovano dimora, come pipistrelli e geotritoni. Per incontrare le Janas invece, è necessario attendere la mezzanotte della notte di San Giovanni (tra il 23 e il 24 giugno), quando, secondo la tradizione, la vera porta delle grotte si apre e…
non resta che vedere con i propri occhi!